Per stimolare la creatività basta mettersi alla guida della propria auto, soprattutto se lo si fa di mattina. Lo svela un'indagine condotta dagli psicologi del Polo Psicodinamiche di Prato, che hanno intervistato 560 guidatori, uomini e donne, di età compresa tra i 25 e i 65 anni.
Nel 51% dei casi i centauri delle quattro ruote non hanno dubbi: il traffico delle prime ore della giornata impone al cervello di svegliarsi più rapidamente. Infatti chi deve mettersi alla guida nelle prime ore della mattinata ne approfitta per partorire nuove idee (35% degli intervistati), per sciogliere dubbi non risolti prima di andare a dormire (24%), per pianificare la giornata lavorativa (16%), per occuparsi delle telefonate più impegnative della giornata (14%) o per ripassare mentalmente i contenuti di relazioni o presentazioni previste per quel giorno (11%).
Non manca nemmeno chi si mette al volante per contrastare il calo di attenzione che può accompagnare il dopo-pranzo, corrispondente al 23% degli intervistati. Molti di meno pensano, invece, che la guida possa riattivare i neuroni di sera (10%), nel pomeriggio (9%) o a notte fonda (7%).
Tuttavia, un'automobile non vale l'altra. Il 31% degli intervistati pretende vetture scattanti con cui sia facile destreggiarsi nel traffico delle città, mentre per il 25% senza un impianto stereo di qualità che aiuti a rilassarsi è difficile iniziare la giornata pensando in positivo. La comodità e il profilo ergonomico dei sedili sono, invece, indispensabili per il 19% degli automobilisti. Infine, per il 14% degli intervistati è indispensabile un auricolare bluetooth per poter comunicare all'istante le nuove idee o, nell'11% dei casi, un porta-oggetti per penne e blocco degli appunti.
Al di là dell'auto ideale, esistono già vetture che aiutano a stimolare la creatività. La loro classifica vede in testa la Fiat 500, preferita dal 38% degli intervistati. Seguono la Mini (32%), la Smart (18%), la Ford Fiesta (8%) e la Renault Clio.